Lo Pterigio (dal greco piccola ala di insetto) è una neo formazione congiuntivale costituita da epitelio congiuntivale e tessuti connettivo congiuntivale ipertrofico che sopravanza il limbus corneale e invade la cornea. Può localizzarsi nasalmente e temporalmente. Spesso è preceduto da una pinguecola.
La presenza dello Pterigio, oltre ad avere un effetto estetico, determina una deformazione del profilo corneale generando un’ appiattimento del meridiano orizzontale ed inducendo astigmatismo. Inoltre, la sua struttura tridimensionale rilevata sulla superficie corneale determina un’alterazione della distribuzione del film lacrimale ed una precoce rottura della lacrima stessa (TBUT ridotto). Questo fenomeno si trasforma in una maggiore infiammazione oculare che può esitare in bruciore e lacrimazione.
I fattori responsabili della formazione dello pterigio sono sicuramente correlati ad uno stress ossidativo della superficie oculare indotta molto spesso dagli agenti atmosferici esterni quali sole, vento, svolgimento di lavori all’aperto.
La terapia medica non consente di ridurre le dimensioni dello Pterigio ma solo di limitarne le manifestazioni cliniche quali il bruciore, il rossore e l’aumentata lacrimazione oculare. Consiste nell’utilizzo regolare di sostituti lacrimali e nell’impiego di antiinfiammatori steroidei (es desametasone a basse concentrazioni).
L’unica terapia risolutiva è l’intervento chirurgico che prevede l’escissione dello pterigio, l’asportazione della capsula di Tenone sottostante e nel trapianto autologo di lembo congiuntivale prelevato dal settore superiore. L’impianto del lembo congiuntivale contribuisce notevolmente alla riduzione delle recidive ad una percentuale compresa tra lo 0 ed il 4 %.